Pensierino n° 296 - 5ª domenica del tempo ordinario

DOMENICA 4 FEBBRAIO 2024
5ª domenica del tempo ordinario - B

Pensierino 296

Carissimi parrocchiani di Sondrio, 
la figura esemplare di Gigi Riva ha suscitato in me questa domanda: il calcio è ancora uno sport educativo?

Una volta si giocava al pallone sui campi di terra, con le scarpe rotte, con il mitico Tango, partite interminabili, ognuno vestito con la maglietta che trovava nell’armadio, dove si turnava per stare in porta. Si stava insieme, ci si divertiva, si stava attenti a non cadere altrimenti si sbucciavano le ginocchia, si rispettavano le regole e ci si chiedeva scusa in caso di fallo. Si giocava per il gusto di giocare!

Adesso il calcio è diventato solo un grande giro di soldi: ci sono le scommesse, ma anche gli stipendi immorali dei giocatori e dei procuratori, i tifosi sono diventati clienti che devono abbonarsi a due o tre pay-tv, i calciatori sono più esperti nel rotolare per terra che a dribblare, persone preoccupate non tanto del gioco ma del taglio dei capelli e dei like sui social. Adesso si gioca solo per il gusto dei soldi!

Una volta si diceva ai giovani di fare sport per imparare il rispetto delle regole e dell’avversario. Un tempo ci si impegnava con sacrificio per raggiungere degli obiettivi, si socializzava con gli altri e si faceva squadra. Adesso cosa si impara dal calcio e dallo sport in generale?

Gigi Riva rinunciando a contratti faraonici e rimanendo al Cagliari ha dimostrato di essere un campione perché non aveva l’ambizione dei soldi e nemmeno di vincere dieci scudetti ma aveva solo l’ambizione di essere un uomo! Per questo la gente lo ha apprezzato e ringraziato. Ho tanta nostalgia per questo calcio!.

don Christian

P.S. Per fortuna adesso c'è Sinner!