“Gli organi storici della provincia di Sondrio: un patrimonio incommensurabile” - 7 settembre

GLI ORGANI STORICI DELLA PROVINCIA DI SONDRIO: UN PATRIMONIO INCOMMENSURABILE

Incontro pubblico di presentazione del progetto di Catalogazione degli organi a canne storici di Valtellina e Valchiavenna, promosso dall’Ufficio di Arte Sacra della Diocesi di Como e sostenuto da Enti e realtà locali.

GIOVEDÌ 7 SETTEMBRE 2023, ore 18
Sala “Fabio Besta” della Banca Popolare di Sondrio, piazza Garibaldi 16 – Sondrio

Interverranno don LUCA FRANCESCHINI, direttore dell’Ufficio Nazionale dei Beni Culturali della CEI; architetto ROBERTO NESSI, referente della Soprintendenza per la tutela degli organi storici; don NICHOLAS NEGRINI e don SIMONE PIANI, Ufficio Liturgico della diocesi di Como; MAURIZIO ISABELLA e SERGIO GATTI, catalogatori degli organi storici

 

La diocesi di Como ha intrapreso a partire dal 2019 un progetto di censimento degli organi storici a canne della Valtellina e della Valchiavenna. Si tratta di un patrimonio dallo straordinario valore musicale, artistico, storico e tecnico, distribuito nell’intera provincia di Sondrio, che si caratterizza, oltre che per la quantità numerica, per una sostanziale e rara integrità rispetto a molti altri territori italiani. L’inventario prevede anche il rilievo della struttura lignea che li contiene, in particolare casse e cantorie, caratterizzati spesso da decorazioni scultoree di grande qualità.

Scopo della catalogazione è la conoscenza approfondita degli strumenti, per una migliore fruizione liturgica e musicale, la loro valorizzazione culturale, la promozione turistica, oltre che – ovviamente - la tutela degli strumenti stessi.
Il progetto è coordinato dall’Ufficio diocesano di Arte Sacra, con il coinvolgimento e supporto di Regione Lombardia, Provincia di Sondrio, Comunità Montane di Sondrio – Valchiavenna – Tirano, Fondazione Credito Valtellinese, Comune di Piuro ed altri Enti locali.

Il censimento, pur rallentato dalla pandemia, ha proceduto alla catalogazione sinora di circa 65 strumenti, ma lo studio preliminare ne ha individuati sul territorio oltre 130.
A questo punto del lavoro si ritiene importante presentare al pubblico l’importanza, i risultati e le potenzialità di questa ricerca che attende ancora di essere completata e ulteriormente supportata.

La presenza del direttore nazionale dell’Ufficio Beni Culturali della CEI suggella e conferma l’importanza dell’operazione.

Destinatari dell’incontro pubblico sono le comunità coinvolte nella schedatura, i cultori di musica o di storia locale, organisti e organari, appassionati e operatori turistici del territorio.