Pensierino n° 268 - Corpus Domini

DOMENICA 11 GIUGNO 2023
Corpus Domini - A

Pensierino 268

Carissimi parrocchiani di Sondrio, 
volentieri condivido insieme con voi alcune riflessioni sul sacerdozio nella ricorrenza dei miei 25 anni di ordinazione, a cui si uniscono i 25 di don Mariano Margnelli, i 10 di don Valerio Livio e i 60 di don Valerio Modenesi.

Innanzitutto, desidero condividere la gioia di essere prete per voi e con voi, cari sondriesi. Allo stesso modo porto nel cuore le altre comunità che in questi anni ho servito, così come ne sono stato capace, ben consapevole dei miei limiti e delle mie povertà, tutte amate da Gesù e sorrette e purificate dalla sua grazia. In fondo, Gesù ci ha detto: «senza di me non potete fare nulla». Occorre allora saper sempre riconsegnare la vita e la vocazione a cui sei chiamato nelle braccia del Padre che nel suo Figlio ci ha amati sino in fondo.

Se sono e siamo preti lo è per grazia, proprio come un uomo e una donna nel sacramento del matrimonio. Tutta la nostra vita è grazia e ogni vocazione trova il suo fondamento nel sapere di essere dei chiamati, al di là di ogni demerito, per grazia. Non saprò e non sapremo mai perché abbia chiamato me e noi, ma di certo so che è valsa proprio la pena di dire “sì”, di pronunciare quell’eccomi che appare lontano, ma che in realtà si rinnova ogni giorno.

Venni ordinato il 13 giugno del 1998 con altri cinque compagni. Ora siamo rimasti in quattro: due, infatti, sono già tornati alla casa del Padre e vegliano e custodiscono i nostri passi.

Sono felice di poter scrivere questo Pensierino nel giorno del Corpus Domini e di poter celebrare l’Eucarestia insieme a don Mariano, don Valerio e gli altri confratelli perché in fondo tutto è nato in quel cenacolo duemila anni fa. Il senso della vita di un prete - anzi, di ogni cristiano - è di essere un dono spezzato per tutti, nei posti dove ci è chiesto di vivere. Rendo grazie al Signore per questo dono e chiedo perdono per le mie infedeltà al suo amore e alla sua infinita misericordia.

Ogni tanto pregate anche per noi preti. Grazie. E che Dio Padre vi benedica sempre.

don Alessandro Di Pascale

 

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