Pensierino n° 250 - 5ª domenica del tempo ordinario

DOMENICA 5 FEBBRAIO 2023
5ª domenica del tempo ordinario - A

Pensierino 250

Carissimi parrocchiani di Sondrio,
in occasione della festa di don Bosco, prendo volentieri la parola per commentare una riflessione del nostro Rettor Maggiore sull’essere lievito nella famiglia umana d’oggi, rileggendo la vita del nostro santo. Per dare vita alle attività dell’oratorio, all’insegnamento e alla preparazione professionale, egli aveva saputo creare attorno a sé tanta simpatia da parte di sua mamma e poi di ecclesiastici, insegnanti, politici, personaggi della Famiglia Reale e della nobiltà di Torino, giovani aspiranti alla vita sacerdotale, pensionati desiderosi di rendersi utili. Nell’idea di don Bosco, il progetto dell’Oratorio doveva assumere le caratteristiche di una casa dove sentirsi accolti, di un cortile dove scoprire l’amicizia, di una scuola per formarsi alla vita e di una chiesa dove trovare l’amore di Cristo. In definitiva, era suo desiderio formare degli onesti cittadini e dei buoni cristiani.

Il Concilio Vaticano II ha chiaramente affermato il concetto della missionarietà insita nel Battesimo, sacramento che conferisce a ogni cristiano l’impegno della testimonianza dell’amore verso gli altri con gesti di attenzione e carità.

Questo mandato all’amore verso gli altri sta generando una diffusa sensibilità che contagia e trova pronta risposta da parte di molti che si impegnano nella catechesi di bambini e ragazzi, nell’animazione dei gruppi giovanili, nello sport, nell’attenzione ai poveri, nell’essere buoni samaritani con chi è ammalato, nel confortare i carcerati... nel trasformare, cioè, in gratuità il dono del proprio interesse e del proprio tempo: è questo poco lievito che fermentando porta l’umanità a scoprirsi amata da Dio nella carità dei fratelli.

don Giacinto Ghioni
Direttore dell’Istituto Salesiano di Sondrio

 

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