Pensierino n° 232 - 28ª domenica del tempo ordinario

DOMENICA 9 OTTOBRE 2022
28ª domenica del tempo ordinario - C

Pensierino n° 232

Carissimi parrocchiani di Sondrio,
oggi la chiesa proclama santo il “nostro” Giovanni Battista Scalabrini

Sicuramente è un po’ “mio” perché la mia vita si è intrecciata con la sua per ben 18 anni, prima a Fino, poi a Como, e di conseguenza ho avuto modo di conoscerlo, di approfondirne il carisma e di ammirarne la santità. Sottolineo un aspetto che mi ha sempre colpito della sua vita: era un santo concreto e pratico!

Como, in quegli anni (anche allora...), c’era la crisi economica e, siccome le famiglie non avevano da mangiare, lui si domandò: “Che cosa posso fare?”. Da questo interrogativo, quindi, fondò una cooperativa di mutuo soccorso.

Piacenza nel 1880 (già allora?!), si accorse che i bambini si stavano allontanando dalla fede e, di nuovo, si chiese: “Che cosa posso fare?”. Ed è così che inventò il catechismo, con incontri settimanali, libri e corsi di formazione.

Alla stazione di Milano incontrò tanta gente che partiva in cerca di fortuna per l’America e, comprendendo la loro disperazione, il loro smarrimento e la loro paura, si chiese “Che cosa posso fare?”. Allora inviò dei preti a Genova per difendere i migranti che pagavano cifre esagerate per il viaggio e poi venivano lasciati tutto il tempo nella sala macchine (anche allora c’erano i barconi!), così pure come inviò preti e suore negli USA e in Brasile per curare la vita spirituale di queste persone e per aiutarli a inserirsi nel nuovo mondo di cui non conoscevano nemmeno la lingua. E potrei fare molti altri esempi.

Scalabrini di fronte ai problemi non si è mai chiesto “Che cosa possono fare gli altri? Lo Stato? La Chiesa?”. Al contrario, si è sempre messo in discussione in prima persona e ha dato delle riposte mosso da una fede certa, con una carità determinata, sperando di costruire un mondo migliore.

Spero che questo santo diventi un po’ anche “il vostro” Giovanni Battista Scalabrini.

don Christian