Pensierino n° 225 - 13ª domenica del tempo ordinario

DOMENICA 26 GIUGNO 2022
13ª domenica del tempo ordinario - C

Pensierino n° 225

Carissimi parrocchiani di Sondrio,
oggi si celebra il X Incontro mondiale delle Famiglie. Lascio quindi parlare una coppia per una testimonianza:

«È iniziato tutto così, giorno dopo giorno. La fretta, le corse, il lavoro, i figli... e abbiamo smesso di parlarci, di fermarci e dirci le cose, soprattutto quelle più profonde e personali. Ci siamo allontanati, si è creata una distanza e un silenzio davvero pesante tra noi. In apparenza sembrava non ci fossero problemi. La vita in parrocchia ci vedeva impegnati, ormai da anni, forse più per abitudine che per convinzione. Io, presa dalle faccende domestiche, e lui, pensieroso per il lavoro, il calcetto e qualche vecchio amico. Mi sono sentita sola. Avevamo persino smesso di recitare la preghiera insieme prima di dormire. Lui si coricava prima di me ed io mi alzavo prima di lui.
Un pomeriggio ho accompagnato uno dei miei figli in parrocchia per le confessioni, sono entrata in Chiesa e ho sentito il parroco dire: “Da quanto tempo non parlate più con Dio? Chi non parla si allontana, succede tra le persone e accade anche con Dio”. In un lampo mi è passato per la mente il volto di mio marito e mi sono ritrovata con le lacrime agli occhi. Ci siamo allontanati, avevo paura di perderlo. Mi sono fatta il segno della croce, sono uscita, ho preso l‘auto e mi sono diretta verso il suo negozio. Quando mi ha visto, è impallidito e mi ha chiesto: “È successo qualcosa di grave?”. “Sì - gli ho risposto -, ci siamo allontanati, non parliamo da mesi, ho paura”. Lui mi ha guardato, ha accennato un sorriso e mi ha confidato: “Finalmente! Ti aspettavo, mi sono sentito solo”. L’ho baciato, io che ho vergogna di tutto e di tutti. Lì, davanti alle commesse, come un’adolescente spensierata. Gli ho chiesto di prendersi due ore per noi. Ha afferrato la giacca e siamo usciti. Prima di andare a bere un caffè mi ha portato in Chiesa e mi ha detto: “Ricominciamo da qui. Lui ci ha aperto gli occhi”. È stato il nostro piccolo miracolo, eravamo ciechi e abbiamo rivisto la luce.
Da quel giorno, ogni santa sera ci prendiamo cinque minuti per noi, ci raccontiamo quello che ci passa nel cuore e recitiamo una preghiera. Basta poco, ma un “poco” quotidiano
».

don Christian